Il rapporto tra turismo e crisi energetica - BITM Il rapporto tra turismo e crisi energetica - BITM

Val di Non - Alba sulle Dolomiti di Brenta dalla cima del Monte Peller
fototeca Trentino Sviluppo spa - foto di Alessandro Gruzza

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Il rapporto tra turismo e crisi energetica

24/10-24/11/2022

La crisi energetica che stiamo vivendo in questi mesi rischia di disperdere gli effetti della ripresa che il settore turistico ha conosciuto a partire dal rientro dell'emergenza sanitaria. Da più parti si sono levati gli allarmi per i rincari della componente energetica, partiti già dall'autunno del 2021. Rincari che, come è noto, negli ultimi mesi hanno toccato nuovi pericolosi record, rendendo per molti insostenibile il proseguimento delle attività. Guardando al solo Trentino, per fare un esempio, colpisce la dolorosa rinuncia di non aprire gli impianti sciistici Panarotta 2002 per l'imminente stagione invernale: sono risultate troppe le incognite legate ai costi dell'energia, con un'eventuale apertura che si sarebbe potuta tradurre in un tracollo della società.

    

E questo accade proprio ora che la gente, dopo le lunghe restrizioni legate al Covid-19, ha ritrovato la voglia di viaggiare, di scoprire nuove mete e nuovi territori. Ma come offrire un servizio d'eccellenza a fronte di costi schizzati alle stelle? I gestori degli hotel come quelli degli impianti di risalita si trovano di fronte alla necessità di ribaltare i maggiori costi sostenuti sui prezzi delle camere o sugli skipass, rischiando però di spaventare i turisti. Non stupisce da questo punto di vista la decisione della Regione Lombardia di mettere a disposizione delle strutture turistiche un bando da 2 milioni di euro contro il caro energia, destinato a finanziare degli interventi di rinnovamento volti al risparmio energetico. È questa la migliore delle soluzioni possibili?

 

Credit: Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. - Foto di Daniele Lira

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